I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Danilo Freguja curioso della vita, ha fatto del suo lavoro di pasticcere una passione che si è trasformata e arricchita giorno dopo giorno attraverso la ricerca, diventando un’apprendista del sapere. Danilo sostiene che il pasticcere è un Artigiano che deve avere la conoscenza delle tradizioni. I dolci parlano sempre della nostra cultura, anche i dolci più moderni hanno radici antiche. La storia e la cultura della pasticceria italiana Danilo l’ha portata in tutto il mondo e ha saputo con maestria trasmetterla ai suoi allievi che sono diventati i maestri e i formatori della odierna. Grande cultore delle tradizioni ma allo stesso tempo ricercatore e innovatore sia nelle tecniche che negli abbinamenti delle materie prime.
Da quanti anni raccoglie libri di cucina? Si ricorda il primo che ha comprato?
Raccolgo libri di cucina da quando avevo 15 anni, credo che il primo che ho acquistato sia stato “L’Arte della cucina moderna” di Pellaprat
Quanti volumi fanno parte della sua biblioteca culinaria personale?
Credo di essere molto vicino ai 5000libri
Raccoglie libri in più lingue?
Prevalentemente i miei libri sono in italiano, francese e spagnolo, molto pochi in inglese.
Dove sono custoditi questi libri e come sono organizzati? Ha un sistema che le permette di trovare un volume velocemente oppure è spesso una caccia al tesoro? I libri più importanti sono raccolti nelle tre pareti del mio ufficio, gli altri in tutta la casa. Sono suddivisi per argomenti, per quanto sia possibile , visto il continuo arrivo di volumi che non so più dove collocare. La ricerca , soprattutto dei volumi editi negli ultimi anni, sta diventando veramente una caccia al tesoro con nervosismi e perdite di tempo.
È un accumulatore seriale oppure, ogni tanto, elimina i volumi che non le interessano più? Come si immagina la sua biblioteca fra 20 anni? Sono sicuramente un accumulatore seriale, cerco di non perdere nessuna nuova uscita (sugli argomenti che mi interessano). Nessun libro va mai accantonato e mi infastidisco se qualcuno dedica poca cura e attenzione nel manipolare i miei libri. È difficile immaginare la mia biblioteca fra 20 anni, finirà in qualche museo o molto probabilmente la lascerò in eredità a chi manifesterà il desiderio di prendersene cura.
Le interessano gli e-book o le APP del settore culinario? Pensa che arriverà il momento che abbandonerà la carta a favore di una biblioteca elettronica?Sicuramente gli e-book saranno il sistema di lettura del futuro ma non sostituiranno mai il libro cartaceo. Consultare un libro sul tablet per cercare una ricetta, un argomento, un ingrediente o altro è sicuramente più veloce e pratico, ma possedere fisicamente il libro è un’altra emozione. Per cui ritengo che i prossimi libri dovranno uscire in automatico nelle due versioni, come stanno facendo le migliori riviste.
È geloso dei suoi libri? Li presta? Sono molto geloso e possessivo dei miei libri. Non li presto a nessuno, piuttosto li compro e li regalo. I miei libri sono tutti marchiati a secco con le mie iniziali, finito di leggerli aggiungo luogo e data di fine lettura e li registro su bookpedia
Le capita di regalare libri di cucina? Regalare un libro è il gesto che più mi rende felice e spesso mi capita di regalare libri di gastronomia.
Scrive nei suoi libri? Aggiunge note su ricette provate, commenti, critiche all’autore? Cerco di non rovinarli, scrivo eventuali correzioni solo a matita, così posso cancellarle.
Il libro di cucina l’accompagna fino al comodino? Dove lo preferisce leggere? Se devo consultarlo per studiarlo allora lo faccio in ufficio, mentre se devo leggerlo lo faccio in divano o a letto.
Esiste un libro particolare che desidererebbe possedere, ma che non èmai riuscito a trovare? Sicuramente “De Re Coquinaria” di Marco Gavio Apicio, mi piacerebbe che di questo e di altri libri antichi e introvabili ci fosse una riedizione anche come
e-book. Naturalmente con prezzi accessibili a tutti.
Se capitasse un disastro e fosse possibile salvare solo 5 titoli della sua biblioteca culinaria, quali libri sceglierebbe? Perché? Cercherei di salvare i libri della collana”La storia della pasticceria italiana” dagli arabi ad oggi (è il libro che sto scrivendo) manca in Italia un libro che parli della nostra storia e dell’evoluzione della cultura gastronomica italiana, uno dei più grossi capitali del nostro tempo, “Le nostre radici”!
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Luigi Bortolini, detto “Gigetto”. Ha ereditato dalla nonna l’antica “Locanda con stallo alla Stella”, luogo di ristoro già dai primi del ’900. Situato …
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Leonardo Di Carlo, maestro pasticciere pluripremiato, docente, autore e personaggio televisivo. In moto praticamente perpetuo la sua attività di …
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Luigi Caricato, scrittore e giornalista, nonché ideatore del progetto culturale Olio Officina. Conferenziere e relatore in importanti convegni e congressi internazionali, …
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Paolo Marchi, il giornalista gastronomico che ha trasformato il modo di fare comunicazione nel settore in Italia. Ideatore di Identità …
Lo shelfie – Danilo Freguja
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca. Oggi lo “scatto” è dedicato a Danilo Freguja curioso della vita, ha fatto del suo lavoro di pasticcere una passione che si è trasformata e arricchita giorno dopo giorno attraverso la ricerca, diventando un’apprendista del sapere. Danilo sostiene che il pasticcere è un Artigiano che deve avere la conoscenza delle tradizioni. I dolci parlano sempre della nostra cultura, anche i dolci più moderni hanno radici antiche. La storia e la cultura della pasticceria italiana Danilo l’ha portata in tutto il mondo e ha saputo con maestria trasmetterla ai suoi allievi che sono diventati i maestri e i formatori della odierna. Grande cultore delle tradizioni ma allo stesso tempo ricercatore e innovatore sia nelle tecniche che negli abbinamenti delle materie prime.
Da quanti anni raccoglie libri di cucina? Si ricorda il primo che ha comprato?
Raccolgo libri di cucina da quando avevo 15 anni, credo che il primo che ho acquistato sia stato “L’Arte della cucina moderna” di Pellaprat
Quanti volumi fanno parte della sua biblioteca culinaria personale?
Credo di essere molto vicino ai 5000libri
Raccoglie libri in più lingue?
Prevalentemente i miei libri sono in italiano, francese e spagnolo, molto pochi in inglese.
Dove sono custoditi questi libri e come sono organizzati? Ha un sistema che le permette di trovare un volume velocemente oppure è spesso una caccia al tesoro?
I libri più importanti sono raccolti nelle tre pareti del mio ufficio, gli altri in tutta la casa. Sono suddivisi per argomenti, per quanto sia possibile , visto il continuo arrivo di volumi che non so più dove collocare. La ricerca , soprattutto dei volumi editi negli ultimi anni, sta diventando veramente una caccia al tesoro con nervosismi e perdite di tempo.
È un accumulatore seriale oppure, ogni tanto, elimina i volumi che non le interessano più? Come si immagina la sua biblioteca fra 20 anni?
Sono sicuramente un accumulatore seriale, cerco di non perdere nessuna nuova uscita (sugli argomenti che mi interessano). Nessun libro va mai accantonato e mi infastidisco se qualcuno dedica poca cura e attenzione nel manipolare i miei libri. È difficile immaginare la mia biblioteca fra 20 anni, finirà in qualche museo o molto probabilmente la lascerò in eredità a chi manifesterà il desiderio di prendersene cura.
Le interessano gli e-book o le APP del settore culinario? Pensa che arriverà il momento che abbandonerà la carta a favore di una biblioteca elettronica?Sicuramente gli e-book saranno il sistema di lettura del futuro ma non sostituiranno mai il libro cartaceo. Consultare un libro sul tablet per cercare una ricetta, un argomento, un ingrediente o altro è sicuramente più veloce e pratico, ma possedere fisicamente il libro è un’altra emozione. Per cui ritengo che i prossimi libri dovranno uscire in automatico nelle due versioni, come stanno facendo le migliori riviste.
È geloso dei suoi libri? Li presta?
Sono molto geloso e possessivo dei miei libri. Non li presto a nessuno, piuttosto li compro e li regalo. I miei libri sono tutti marchiati a secco con le mie iniziali, finito di leggerli aggiungo luogo e data di fine lettura e li registro su bookpedia
Le capita di regalare libri di cucina?
Regalare un libro è il gesto che più mi rende felice e spesso mi capita di regalare libri di gastronomia.
Scrive nei suoi libri? Aggiunge note su ricette provate, commenti, critiche all’autore?
Cerco di non rovinarli, scrivo eventuali correzioni solo a matita, così posso cancellarle.
Il libro di cucina l’accompagna fino al comodino? Dove lo preferisce leggere?
Se devo consultarlo per studiarlo allora lo faccio in ufficio, mentre se devo leggerlo lo faccio in divano o a letto.
Esiste un libro particolare che desidererebbe possedere, ma che non è mai riuscito a trovare?
Sicuramente “De Re Coquinaria” di Marco Gavio Apicio, mi piacerebbe che di questo e di altri libri antichi e introvabili ci fosse una riedizione anche come
e-book. Naturalmente con prezzi accessibili a tutti.
Se capitasse un disastro e fosse possibile salvare solo 5 titoli della sua biblioteca culinaria, quali libri sceglierebbe? Perché?
Cercherei di salvare i libri della collana”La storia della pasticceria italiana” dagli arabi ad oggi (è il libro che sto scrivendo) manca in Italia un libro che parli della nostra storia e dell’evoluzione della cultura gastronomica italiana, uno dei più grossi capitali del nostro tempo, “Le nostre radici”!
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