I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca.
Oggi lo “scatto” è dedicato a Leonardo Di Carlo, maestro pasticciere pluripremiato, docente, autore e personaggio televisivo. In moto praticamente perpetuo la sua attività di consulente lo porta in giro per il mondo a contatto con aziende leader del settore dei dolci e professionisti di alto profilo. Il suo stile come docente e formatore è unico: coniuga una grande empatia e comunicativa con una profonda conoscenza scientifica della materia. Di grande successo in Italia, il suo libro Tradizione in Evoluzione è stata tradotta recentemente in inglese.
– Da quanti anni raccoglie libri di cucina?
Dal ’95.
– Si ricorda il primo che ha comprato? Decor 2000 di Eliseo Tonti, via telefono.
– Quanti volumi fanno parte della sua biblioteca culinaria personale?
Credo all’incirca oltre 350, ma non amo contarli.
– Raccoglie libri in più lingue?
Si inglese, francese, qualcosa in arabo, in greco e in giapponese.
– Dove sono custoditi questi libri e come sono organizzati?
Sono custoditi in due librerie, organizzati in modo tale da trovare subito quelli più consultati ed interessanti.
– Ha un sistema che le permette di trovare un volume velocemente oppure è spesso una caccia al tesoro?
Quelli interessanti sono posizionati negli scaffali facili da raggiungere, per gli altri è un po’ una caccia al tesoro.
– E’ un accumulatore seriale oppure, ogni tanto, elimina i volumi che non le interessano più?
Una volta ero un accumulatore, ma ora i volumi che non mi interessano spesso li archivio, (lo spazio è prezioso).
– Come si immagina la sua biblioteca fra 20 anni?
Con almeno altri miei cinque volumi firmati da LDC!!
– Le interessano gli e-book o le APP del settore culinario?
Sono comodi, ma sfogliare un libro è tutta un’altra sensazione, per fortuna.
– Pensa che arriverà il momento che abbandonerà la carta a favore di una biblioteca elettronica?
Mai!!!
– E’ geloso dei suoi libri?
Moltissimo!!
– Li presta?
Li ho prestati in passato poi, molto spesso, venivano dimenticati o addirittura non tornavano più indietro, ora preferisco non farlo più. Chi vuole viene e li consulta da me.
– Le capita di regalare libri di cucina?
Sì spesso ed è sempre un regalo ben accetto.
– Annota nei suoi libri?
Certo, sottolineo, prendo appunti, correggo…
– Aggiunge note su ricette provate, commenti, critiche all’autore?
Si, a volte sbarro proprio la pagina quando quello che è scritto lo trovo obsoleto o copiato da altri libri.
– Il libro di cucina l’accompagna fino al comodino?
Pochissime volte. Quando sono a casa, alla sera leggo qualcosa per mio figlio ed il più delle volte Morfeo si impossessa di me…
-Dove lo preferisce leggere?
In ufficio, in aeroporto (visti i miei continui spostamenti), quello che è interessante per me è assimilare il messaggio dell’autore per poi metabolizzarlo.
– Esiste un libro particolare che desidererebbe possedere, ma che non è mai riuscito a trovare?
Il mio prossimo libro, senza nulla togliere agli altri…. bisogna guardare lungo e non soffermarsi alle belle foto e ricette, tra qualche anno ne parliamo!!!!
– Se capitasse un disastro e fosse possibile salvare solo 5 titoli della sua biblioteca culinaria, quali libri sceglierebbe?
Ovviamente Tradizione in Evoluzione e poi quelli che sto consultando in quel preciso momento.
– Perché?
Perché ho concepito Tradizione in Evoluzione per chi, come me all’inizio carriera, cercava e non trovava… un testo didattico e trasmettitore oltre che di nozioni, di emozioni.
Quando si parla di talenti in fuga si pensa sempre agli scienziati, ai ricercatori che trovano in altre nazioni la possibilità di esprimere al meglio il loro sapere. Una categoria poco citata è quella dei cuochi, spesso nomadi più per scelta che per necessità, che hanno colto una opportunità di lavoro e trovato in Paesi …
Elisa Pozzi, 31 anni, dopo gli studi di Agraria alla Statale di Milano e quelli all’American School of Milan, decide di prendere in mano l’azienda agricola di famiglia: un allevamento di Frisone a Zibido San Giacomo, alle porte di Milano.
Nella nostra intervista a Valerio Massimo Visintin, l’autore ci parla del suo nuovo libro e di quel campo minato che è l’attuale settore dell’ospitalità in Italia.
È sotto gli occhi di tutti che il settore turistico, quello alberghiero, la ristorazione e più in generale tutto il settore dell’ospitalità sia tra i più penalizzati dalle restrizioni anti Covid.Alberghi deserti a causa dell’impossibilità di movimento e ristoranti messi a dura prova, distanziamento e isolamento dei tavoli e una infinita serie di accorgimenti necessari …
Lo shelfie – Leonardo Di Carlo
I libri possono essere uno specchio della personalità? Lo scatto dello scaffale vale come selfie? Allora vi presentiamo lo shelfie: la rubrica che offre un (auto)ritratto attraverso la propria biblioteca.
Oggi lo “scatto” è dedicato a Leonardo Di Carlo, maestro pasticciere pluripremiato, docente, autore e personaggio televisivo. In moto praticamente perpetuo la sua attività di consulente lo porta in giro per il mondo a contatto con aziende leader del settore dei dolci e professionisti di alto profilo. Il suo stile come docente e formatore è unico: coniuga una grande empatia e comunicativa con una profonda conoscenza scientifica della materia. Di grande successo in Italia, il suo libro Tradizione in Evoluzione è stata tradotta recentemente in inglese.
– Da quanti anni raccoglie libri di cucina?
Dal ’95.
– Si ricorda il primo che ha comprato?
Decor 2000 di Eliseo Tonti, via telefono.
– Quanti volumi fanno parte della sua biblioteca culinaria personale?
Credo all’incirca oltre 350, ma non amo contarli.
– Raccoglie libri in più lingue?
Si inglese, francese, qualcosa in arabo, in greco e in giapponese.
– Dove sono custoditi questi libri e come sono organizzati?
Sono custoditi in due librerie, organizzati in modo tale da trovare subito quelli più consultati ed interessanti.
– Ha un sistema che le permette di trovare un volume velocemente oppure è spesso una caccia al tesoro?
Quelli interessanti sono posizionati negli scaffali facili da raggiungere, per gli altri è un po’ una caccia al tesoro.
– E’ un accumulatore seriale oppure, ogni tanto, elimina i volumi che non le interessano più?
Una volta ero un accumulatore, ma ora i volumi che non mi interessano spesso li archivio, (lo spazio è prezioso).
– Come si immagina la sua biblioteca fra 20 anni?
Con almeno altri miei cinque volumi firmati da LDC!!
– Le interessano gli e-book o le APP del settore culinario?
Sono comodi, ma sfogliare un libro è tutta un’altra sensazione, per fortuna.
– Pensa che arriverà il momento che abbandonerà la carta a favore di una biblioteca elettronica?
Mai!!!
– E’ geloso dei suoi libri?
Moltissimo!!
– Li presta?
Li ho prestati in passato poi, molto spesso, venivano dimenticati o addirittura non tornavano più indietro, ora preferisco non farlo più. Chi vuole viene e li consulta da me.
– Le capita di regalare libri di cucina?
Sì spesso ed è sempre un regalo ben accetto.
– Annota nei suoi libri?
Certo, sottolineo, prendo appunti, correggo…
– Aggiunge note su ricette provate, commenti, critiche all’autore?
Si, a volte sbarro proprio la pagina quando quello che è scritto lo trovo obsoleto o copiato da altri libri.
– Il libro di cucina l’accompagna fino al comodino?
Pochissime volte. Quando sono a casa, alla sera leggo qualcosa per mio figlio ed il più delle volte Morfeo si impossessa di me…
-Dove lo preferisce leggere?
In ufficio, in aeroporto (visti i miei continui spostamenti), quello che è interessante per me è assimilare il messaggio dell’autore per poi metabolizzarlo.
– Esiste un libro particolare che desidererebbe possedere, ma che non è mai riuscito a trovare?
Il mio prossimo libro, senza nulla togliere agli altri…. bisogna guardare lungo e non soffermarsi alle belle foto e ricette, tra qualche anno ne parliamo!!!!
– Se capitasse un disastro e fosse possibile salvare solo 5 titoli della sua biblioteca culinaria, quali libri sceglierebbe?
Ovviamente Tradizione in Evoluzione e poi quelli che sto consultando in quel preciso momento.
– Perché?
Perché ho concepito Tradizione in Evoluzione per chi, come me all’inizio carriera, cercava e non trovava… un testo didattico e trasmettitore oltre che di nozioni, di emozioni.
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