Tanta allegria e un po’ di emozione per i 37 nuovi cuochi, pasticceri e pastry chef che sabato 28 settembre, nell’Auditorium Santa Giulia di Brescia, hanno partecipato alla cerimonia di chiusura del loro percorso di formazione in CAST Alimenti. Forti delle competenze acquisite in aula e poi consolidate nei quattro mesi di tirocinio in strutture prestigiose, ora i ragazzi sono pronti ad affrontare il mondo del lavoro.
Novità di questa edizione, la consegna dei primi attestati del corso di “Alta Formazione per pasticcere da ristorazione e d’albergo”. Da sempre attenta alla domanda del mercato, CAST Alimenti ha talmente creduto nell’importanza della figura del pastry chef, da averle dedicato un percorso formativo specifico – il primo in Italia, avviato a fine gennaio 2019 – che punta su 3 elementi: scuola, studenti e aziende ospitanti.
In occasione di un incontro in CAST con gli allievi che si stavano preparando ad affrontare il tirocinio, Fabrizio Fiorani, di recente premiato come migliore pastry chef d’Asia, ha spiegato l’essenza di questo mestiere: “Avrete la fortuna di operare in luoghi di lavoro fantastici, dove metterete in pratica quanto avete imparato nei primi 4 mesi di teoria. E tutto vi diventerà chiaro. Vi do un consiglio”, ha continuato, “Non cercate mai, per la vostra professione, la soluzione più comoda, ma la migliore rispetto alla vostra idea di lavoro. Fatelo per voi, con amore e con l’idea di arrivare da qualche parte. Ecco, vi auguro questo, di lavorare così.”
La “tesi di laurea” riguardava la creazione di alcuni piatti di cucina, prodotti di pasticceria e dessert da ristorazione che sono stati assaggiati e valutati dopo una prova teorica, scritta e orale, durante la quale i ragazzi sono stati interrogati e hanno raccontato l’esperienza di tirocinio. La giuria, che ha attribuito le cinque stelle di CAST Alimenti agli studenti più meritevoli, era composta dagli chef Paolo Griffa e Maurizio Lai, dai pasticceri Bruno D’Angelis e Gianni Tomasi e da Domenico Di Clemente e Galieleo Reposo per i pastry chef.
Alla fine della cerimonia i ragazzi intervistati hanno dichiarato una “grande soddisfazione per il corso appena concluso” e la grande maggioranza non solo “rifarebbe l‘esperienza”, ma si auspica contenuti del corso ancora più vasti e disposti in un calendario di maggiore durata. Anche la struttura dell’esame finale convince: in particolare è apprezzato il fatto che lo svolgimento delle prove di valutazione sia organizzo esattamente come le attività dei corsi, basate sul dialogo con i docenti, in cui le capacità tecniche devono essere sostenute da argomentazioni che vanno al di là dell’essere dei bravi esecutori. Occorre cultura di settore e buona gestione della materia, che comprende anche creatività e fantasia.
La cerimonia è stata l’occasione per riflettere sul mercato, le tendenze e le nuove competenze richieste ai professionisti del settore gastronomico. Il direttore di CAST Alimenti Vittorio Santoro ha detto: “Tenendo conto delle aspettative sempre più alte del mercato, la nostra scuola lavora costantemente per elevare la professionalità delle nuove leve”.
Alcune testimonianze
Nicola Andreis, 20 anni di Rodengo Saiano (BS) ha frequentato il corso di Alta Formazione per cuoco dopo l’Istituto alberghiero. Ha lavorato sul Lago di Garda nel ristorante stellato di Villa Giulia, accanto allo chef Maurizio Bufi che afferma: “Sono contentissimo del lavoro svolto da Nicola: una persona matura, intelligente e già preparata a svolgere molte mansioni in cucina”.
Simone Catamo, 25 anni di San Cassiano (LE). Ha scelto il mestiere del pasticcere dopo un diploma tecnico commerciale; oggi lavora presso la pasticceria del maestro AMPI Sebastiano Caridi: “E’ stata un’esperienza molto significativa perché ho potuto finalmente capire che questo mestiere fa per me. Devo ancora imparare tantissimo, ma ho avuto la fortuna di conoscere persone eccezionali, sia dal punto di vista professionale che umano. Il maestro Caridi in primis, sua moglie Claudia e il socio Giorgio che mi hanno dato l’opportunità di continuare a lavorare con loro”.
Anna Romano Cesareo, 22 anni di Roma. Dopo il liceo scientifico e 3 anni trascorsi alla Facoltà di Farmacia presso l’Università La Sapienza, ha scelto la strada della pasticceria da ristorazione e d’albergo. Il tirocinio presso la Pergola con lo chef tristellato Heinz Beck si è conclusa con l’assunzione: “Riuscire ad entrare in una pasticceria così importante è stato un onore, ma anche uno sforzo non indifferente. Vengo dagli studi universitari ed essere catapultata in una realtà lavorativa in cui i tempi sono frenetici e la giornata dura 15 ore è stato molto impegnativo; come lo è stato l’adattarsi al lavoro di brigata, al rispetto delle regole e dei compiti assegnati. In queste realtà l’ordine, la disciplina e la gerarchia sono fondamentali. Ricoprire il ruolo meno importante e allo stesso tempo avere tante responsabilità e aspettative da soddisfare è stato un ostacolo che alle volte sembrava insormontabile. Grazie a CAST Alimenti ho imparato a far tesoro dei momenti di soddisfazione e di quelli di insoddisfazione, delle frustrazioni e dei successi, per migliorarmi come persona e come pasticcera”.
Per Bibliotheca Culinaria il 2016 è iniziato nel miglior modo possibile. Proprio pochi giorni fa abbiamo avuto conferma che siamo arrivati a quota 18 premi vinti, tanti sono infatti i Gourmand World Cookbook Award ricevuti dal 2001 ad oggi, tra cui l’ambito Best Publisher of the Year (Editore dell’anno) nel 2010.
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La cerimonia di fine corso in CAST Alimenti
Tanta allegria e un po’ di emozione per i 37 nuovi cuochi, pasticceri e pastry chef che sabato 28 settembre, nell’Auditorium Santa Giulia di Brescia, hanno partecipato alla cerimonia di chiusura del loro percorso di formazione in CAST Alimenti. Forti delle competenze acquisite in aula e poi consolidate nei quattro mesi di tirocinio in strutture prestigiose, ora i ragazzi sono pronti ad affrontare il mondo del lavoro.
Novità di questa edizione, la consegna dei primi attestati del corso di “Alta Formazione per pasticcere da ristorazione e d’albergo”. Da sempre attenta alla domanda del mercato, CAST Alimenti ha talmente creduto nell’importanza della figura del pastry chef, da averle dedicato un percorso formativo specifico – il primo in Italia, avviato a fine gennaio 2019 – che punta su 3 elementi: scuola, studenti e aziende ospitanti.
In occasione di un incontro in CAST con gli allievi che si stavano preparando ad affrontare il tirocinio, Fabrizio Fiorani, di recente premiato come migliore pastry chef d’Asia, ha spiegato l’essenza di questo mestiere: “Avrete la fortuna di operare in luoghi di lavoro fantastici, dove metterete in pratica quanto avete imparato nei primi 4 mesi di teoria. E tutto vi diventerà chiaro. Vi do un consiglio”, ha continuato, “Non cercate mai, per la vostra professione, la soluzione più comoda, ma la migliore rispetto alla vostra idea di lavoro. Fatelo per voi, con amore e con l’idea di arrivare da qualche parte. Ecco, vi auguro questo, di lavorare così.”
La “tesi di laurea” riguardava la creazione di alcuni piatti di cucina, prodotti di pasticceria e dessert da ristorazione che sono stati assaggiati e valutati dopo una prova teorica, scritta e orale, durante la quale i ragazzi sono stati interrogati e hanno raccontato l’esperienza di tirocinio. La giuria, che ha attribuito le cinque stelle di CAST Alimenti agli studenti più meritevoli, era composta dagli chef Paolo Griffa e Maurizio Lai, dai pasticceri Bruno D’Angelis e Gianni Tomasi e da Domenico Di Clemente e Galieleo Reposo per i pastry chef.
Alla fine della cerimonia i ragazzi intervistati hanno dichiarato una “grande soddisfazione per il corso appena concluso” e la grande maggioranza non solo “rifarebbe l‘esperienza”, ma si auspica contenuti del corso ancora più vasti e disposti in un calendario di maggiore durata. Anche la struttura dell’esame finale convince: in particolare è apprezzato il fatto che lo svolgimento delle prove di valutazione sia organizzo esattamente come le attività dei corsi, basate sul dialogo con i docenti, in cui le capacità tecniche devono essere sostenute da argomentazioni che vanno al di là dell’essere dei bravi esecutori. Occorre cultura di settore e buona gestione della materia, che comprende anche creatività e fantasia.
La cerimonia è stata l’occasione per riflettere sul mercato, le tendenze e le nuove competenze richieste ai professionisti del settore gastronomico. Il direttore di CAST Alimenti Vittorio Santoro ha detto: “Tenendo conto delle aspettative sempre più alte del mercato, la nostra scuola lavora costantemente per elevare la professionalità delle nuove leve”.
Alcune testimonianze
Nicola Andreis, 20 anni di Rodengo Saiano (BS) ha frequentato il corso di Alta Formazione per cuoco dopo l’Istituto alberghiero. Ha lavorato sul Lago di Garda nel ristorante stellato di Villa Giulia, accanto allo chef Maurizio Bufi che afferma: “Sono contentissimo del lavoro svolto da Nicola: una persona matura, intelligente e già preparata a svolgere molte mansioni in cucina”.
Simone Catamo, 25 anni di San Cassiano (LE). Ha scelto il mestiere del pasticcere dopo un diploma tecnico commerciale; oggi lavora presso la pasticceria del maestro AMPI Sebastiano Caridi: “E’ stata un’esperienza molto significativa perché ho potuto finalmente capire che questo mestiere fa per me. Devo ancora imparare tantissimo, ma ho avuto la fortuna di conoscere persone eccezionali, sia dal punto di vista professionale che umano. Il maestro Caridi in primis, sua moglie Claudia e il socio Giorgio che mi hanno dato l’opportunità di continuare a lavorare con loro”.
Anna Romano Cesareo, 22 anni di Roma. Dopo il liceo scientifico e 3 anni trascorsi alla Facoltà di Farmacia presso l’Università La Sapienza, ha scelto la strada della pasticceria da ristorazione e d’albergo. Il tirocinio presso la Pergola con lo chef tristellato Heinz Beck si è conclusa con l’assunzione: “Riuscire ad entrare in una pasticceria così importante è stato un onore, ma anche uno sforzo non indifferente. Vengo dagli studi universitari ed essere catapultata in una realtà lavorativa in cui i tempi sono frenetici e la giornata dura 15 ore è stato molto impegnativo; come lo è stato l’adattarsi al lavoro di brigata, al rispetto delle regole e dei compiti assegnati. In queste realtà l’ordine, la disciplina e la gerarchia sono fondamentali. Ricoprire il ruolo meno importante e allo stesso tempo avere tante responsabilità e aspettative da soddisfare è stato un ostacolo che alle volte sembrava insormontabile. Grazie a CAST Alimenti ho imparato a far tesoro dei momenti di soddisfazione e di quelli di insoddisfazione, delle frustrazioni e dei successi, per migliorarmi come persona e come pasticcera”.
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