Seconda puntata della nostra guida per chi desiderasse proporre il proprio progetto a una casa editrice.
La casa editrice coordina tutte le professionalità (fotografi, illustratori, lettori di bozze, fotolito, stampa, ecc.) che contribuiscono alla produzione di un libro, ma ancora prima di passare a questi compiti ben precisi, deve plasmare l’idea. Deve trasformare la materia grezza dell’autore in una forma in grado di reggere la tempesta del mercato. Deve collocare correttamente il progetto in modo che sia in grado di competere. L’esecutore delle fotografie o delle illustrazioni e il loro numero, la quantità di materiale da presentare – sono solo alcuni esempi di decisioni che influiscono in modo ponderato sul prezzo finale del volume e di conseguenza sulla sua vendibilità.
Chi si presenta a una casa editrice con “tutto fatto” dimostra di non conoscere bene i ruoli. Questo tipo di autore è, in realtà, alla ricerca di uno stampatore e/o di un distributore, ma non certo di un editore. Anche l’autore che vuole sostituirsi all’editore nelle valutazioni estetiche della produzione è fuori luogo. Il più delle volte, non ha idea dei risvolti economici delle proprie scelte.
Affidarsi a un editore significa essere disposto ad accogliere la sua esperienza e il suo consiglio per fare sì che il libro incontri il mercato con più vantaggi possibili. Un concept fantastico può affondare in tanti modi: con un titolo sbagliato, con un prezzo troppo alto (o troppo basso), con food styling non adatto al target audience, con una copertina poco leggibile nei siti di e-commerce… L’autore che non è disposto a lavorare in team con altri professionisti rischia tutte le conseguenze delle più audaci imprese fai da te.
Siamo particolarmente lieti di poter comunicare che il libro Cottura, abbattimento, ritorno in temperatura di Franco Luise, ha vinto il prestigioso premio Gourmand World Cookbook Award come miglior libro italiano nella categoria: professionale.
La nostra casa editrice riceve spesso proposte da parte di cuochi e professionisti della ristorazione per la pubblicazione delle loro opere. Mentre siamo molto lieti per l’attenzione che ci viene rivolta e per essere scelti come possibili editori, nello stesso tempo il materiale che riceviamo ci induce a concludere che pochissimi di questi potenziali autori …
Una delle storie più insolite emerse dopo la recente morte della Regina Elisabetta riguarda l’apicoltore reale e il rituale particolare che ha osservato nei giardini di Buckingham Palace.
Terza puntata della nostra guida per chi desiderasse proporre il proprio progetto a una casa editrice. E’ bene rendersi conto che una proposta editoriale è, a tutti gli effetti, una proposta di vendita. Questo documento deve provare che l’autore ha idee valide, che queste abbiano un mercato e che sia in grado di presentarle in …
Proposta editoriale 2 – Conoscere i ruoli per evitare sorprese
Seconda puntata della nostra guida per chi desiderasse proporre il proprio progetto a una casa editrice.
La casa editrice coordina tutte le professionalità (fotografi, illustratori, lettori di bozze, fotolito, stampa, ecc.) che contribuiscono alla produzione di un libro, ma ancora prima di passare a questi compiti ben precisi, deve plasmare l’idea. Deve trasformare la materia grezza dell’autore in una forma in grado di reggere la tempesta del mercato. Deve collocare correttamente il progetto in modo che sia in grado di competere. L’esecutore delle fotografie o delle illustrazioni e il loro numero, la quantità di materiale da presentare – sono solo alcuni esempi di decisioni che influiscono in modo ponderato sul prezzo finale del volume e di conseguenza sulla sua vendibilità.
Chi si presenta a una casa editrice con “tutto fatto” dimostra di non conoscere bene i ruoli. Questo tipo di autore è, in realtà, alla ricerca di uno stampatore e/o di un distributore, ma non certo di un editore. Anche l’autore che vuole sostituirsi all’editore nelle valutazioni estetiche della produzione è fuori luogo. Il più delle volte, non ha idea dei risvolti economici delle proprie scelte.
Affidarsi a un editore significa essere disposto ad accogliere la sua esperienza e il suo consiglio per fare sì che il libro incontri il mercato con più vantaggi possibili. Un concept fantastico può affondare in tanti modi: con un titolo sbagliato, con un prezzo troppo alto (o troppo basso), con food styling non adatto al target audience, con una copertina poco leggibile nei siti di e-commerce… L’autore che non è disposto a lavorare in team con altri professionisti rischia tutte le conseguenze delle più audaci imprese fai da te.
Parte 1: Fare la dovuta ricerca prima di presentarsi
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La nostra casa editrice riceve spesso proposte da parte di cuochi e professionisti della ristorazione per la pubblicazione delle loro opere. Mentre siamo molto lieti per l’attenzione che ci viene rivolta e per essere scelti come possibili editori, nello stesso tempo il materiale che riceviamo ci induce a concludere che pochissimi di questi potenziali autori …
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Terza puntata della nostra guida per chi desiderasse proporre il proprio progetto a una casa editrice. E’ bene rendersi conto che una proposta editoriale è, a tutti gli effetti, una proposta di vendita. Questo documento deve provare che l’autore ha idee valide, che queste abbiano un mercato e che sia in grado di presentarle in …