Un tripudio di bontà per gli specialisti del dolce: tre monografie dedicate a temi molto specifici per chi cerca approfondimenti su singoli ingredienti e ogni aspetto del proprio lavoro.
Iniziamo con praliné, la cui invenzione è attribuita allo chef del Maréchal de Plessis-Prasline nel lontano 1636. Nelle mani del grande Stéphane Leroux, questa squisita miscela di frutta secca e zucchero è analizzato da ogni angolazione prima di essere utilizzata in una vasta gamma di prodotti di pasticceria. Non ha certo dimenticato il gianduja: anche questa invenzione puramente italiana trova la sua collocazione nell’ universo croccante mappato da Leroux.
Christoph Adam esegue uno studio simile restringendo il campo al semplice caramello, sostanza che utilizza in ogni sua forma o consistenza. Magistralmente fotografato, l’opera trasmette la sensualità di questa materia e offre molti spunti per presentazioni d’effetto.
Ludovic Mercier permette all’ architetto che si nasconde in ogni pasticciere di avere il suo momento sotto i riflettori. Plasma lo zucchero unito a materie diverse (cereali, frutta secca, quinoa) per creare pièce da vetrina o per altri tipi di decori.
Socialmente utile. In quanti modi si può affiancare il cliente? I social media offrono sempre più soluzioni, ma il rumore delle proposte rischia di diventare assordante. In Bibliotheca preferiamo la quiete e ci teniamo che il nostro spazio (virtuale o reale) sia un luogo per curiosare in tranquillità e scegliere con tutta calma.
Il profumo di mandorle e di canditi accompagna la stagione natalizia come una misteriosa presenza. Si immagina che i loro aromi singolari abbiano per molti italiani l’effetto della madeleine di fama proustiana: al primo sentore, si torna bambini.
La classica doppia vetrina di vaschette gelato, una dedicata ai vari gusti di creme e cioccolati, panne e variegati e l’altra tutta colorata che propone i tanti gusti di frutta, non sono più le uniche a troneggiare nelle migliori gelaterie artigianali italiane.
Nessuno può rimanere del tutto indifferente al piacere che si prova passando davanti ad una panetteria che emana un profumo delicato, leggermente inebriante e inequivocabile che rasserena i pensieri: quello del pane fragrante. Tuttavia non sempre il pane che si trova generalmente in commercio è di prima qualità e oggi sono tornati in molti a …
Zucchero e co.
Un tripudio di bontà per gli specialisti del dolce: tre monografie dedicate a temi molto specifici per chi cerca approfondimenti su singoli ingredienti e ogni aspetto del proprio lavoro.
Iniziamo con praliné, la cui invenzione è attribuita allo chef del Maréchal de Plessis-Prasline nel lontano 1636. Nelle mani del grande Stéphane Leroux, questa squisita miscela di frutta secca e zucchero è analizzato da ogni angolazione prima di essere utilizzata in una vasta gamma di prodotti di pasticceria. Non ha certo dimenticato il gianduja: anche questa invenzione puramente italiana trova la sua collocazione nell’ universo croccante mappato da Leroux.
Christoph Adam esegue uno studio simile restringendo il campo al semplice caramello, sostanza che utilizza in ogni sua forma o consistenza. Magistralmente fotografato, l’opera trasmette la sensualità di questa materia e offre molti spunti per presentazioni d’effetto.
Ludovic Mercier permette all’ architetto che si nasconde in ogni pasticciere di avere il suo momento sotto i riflettori. Plasma lo zucchero unito a materie diverse (cereali, frutta secca, quinoa) per creare pièce da vetrina o per altri tipi di decori.
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