Nooo, un altro blog, un’altra azienda che tenta di camuffare la propria pubblicità come una conversazione. Beh, speriamo di no. Non è quella l’idea.
Aver da fare con libri di cucina tutti i giorni ci offre la scusa di esplorare molte idee, ma gran parte delle ricerche e i dibattiti che animano la vita quotidiana del nostro ufficio non sono riflessi nelle opere che pubblichiamo. In altre parole, spesso i retroscena e i processi che ci portano a decidere “No, non siamo disposti a fare quello” sono stimolanti quanto i progetti che arrivano in stampa. Parliamo di un sacco di cose: l’agricoltura sostenibile, l’ego degli chef, perché i bambini sono ossessionati dai colori del cibo, perché sembra che i librai non leggono, la fotografia, la tipografia, la carta, le nuove tecnologie dentro e fuori la cucina. È una specie di cocktail senza una ricetta fissa. Qualche volta la miscela diventa un po’ troppo forte e siamo costretti a buttare tutto e ricominciare.
Speriamo che troverai questo spazio un buon posto per origliare e che le nostre chiacchierate ti stimoleranno al punto di voler partecipare. Parleremo di libri che abbiamo pubblicato o che vendiamo? Nello spirito della trasparenza, la risposta è “Sì, qualche volta”. È inevitabile visto che occupano una parte così importante del nostro tempo e della nostra energia. Speriamo di poter parlare di libri in un modo che non dica “Compra questo”!, ma piuttosto di comunicare, Consideri questo.
Dall’inizio Bibliotheca Culinaria fu concepita come un luogo per raccogliere quello che speravamo fossero informazioni utili. Nella nostra idea fu una specie di rifugio, inizialmente per gli chef poco rappresentati sugli scaffali delle librerie (come sono cambiate le cose!) e poi come alternativa all’appiattimento del gusto imposto dalle grandi case editrici. È nostra intenzione che questo blog costituisca uno spazio simile, un posto per raccogliere le idee (anche quelle balzane) che ci stimolano, un luogo sicuro per il lettore curioso.
L’indagine 2021 di Bibliotheca Culinaria è stata fonte di molte e piacevoli sorprese. La partecipazione ha superato le nostre più rosee aspettative su più livelli: numerico e qualitativo. Persone impegnate hanno dedicato il loro tempo a rispondere alle nostre domande nonostante la frenetica stagione delle vacanze completando la serie piuttosto lunga di quesiti più di …
Ci sono libri che accompagnano solo certe fasi del proprio apprendimento e altri che rimangono punti di riferimento per sempre. L’Enciclopedia del cioccolato è uno di questi. Quando ha accettato la sfida di creare questa opera, Frédéric Bau era intento a fare qualcosa di molto particolare.
If a library is a mirror of a personality, then a photograph of a shelf is a sort of selfie. In that spirit we bring you the shelfie: a series of self-portraits with books. Today we explore the library of Leonardo Di Carlo, master pastry chef, teacher, author and television personality. In more or less perpetual motion, his consulting …
Si parte!
Nooo, un altro blog, un’altra azienda che tenta di camuffare la propria pubblicità come una conversazione. Beh, speriamo di no. Non è quella l’idea.
Aver da fare con libri di cucina tutti i giorni ci offre la scusa di esplorare molte idee, ma gran parte delle ricerche e i dibattiti che animano la vita quotidiana del nostro ufficio non sono riflessi nelle opere che pubblichiamo. In altre parole, spesso i retroscena e i processi che ci portano a decidere “No, non siamo disposti a fare quello” sono stimolanti quanto i progetti che arrivano in stampa. Parliamo di un sacco di cose: l’agricoltura sostenibile, l’ego degli chef, perché i bambini sono ossessionati dai colori del cibo, perché sembra che i librai non leggono, la fotografia, la tipografia, la carta, le nuove tecnologie dentro e fuori la cucina. È una specie di cocktail senza una ricetta fissa. Qualche volta la miscela diventa un po’ troppo forte e siamo costretti a buttare tutto e ricominciare.
Speriamo che troverai questo spazio un buon posto per origliare e che le nostre chiacchierate ti stimoleranno al punto di voler partecipare. Parleremo di libri che abbiamo pubblicato o che vendiamo? Nello spirito della trasparenza, la risposta è “Sì, qualche volta”. È inevitabile visto che occupano una parte così importante del nostro tempo e della nostra energia. Speriamo di poter parlare di libri in un modo che non dica “Compra questo”!, ma piuttosto di comunicare, Consideri questo.
Dall’inizio Bibliotheca Culinaria fu concepita come un luogo per raccogliere quello che speravamo fossero informazioni utili. Nella nostra idea fu una specie di rifugio, inizialmente per gli chef poco rappresentati sugli scaffali delle librerie (come sono cambiate le cose!) e poi come alternativa all’appiattimento del gusto imposto dalle grandi case editrici. È nostra intenzione che questo blog costituisca uno spazio simile, un posto per raccogliere le idee (anche quelle balzane) che ci stimolano, un luogo sicuro per il lettore curioso.
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If a library is a mirror of a personality, then a photograph of a shelf is a sort of selfie. In that spirit we bring you the shelfie: a series of self-portraits with books. Today we explore the library of Leonardo Di Carlo, master pastry chef, teacher, author and television personality. In more or less perpetual motion, his consulting …