Conosciamo diversi cuochi con il pallino del collezionismo: da Romano Tamani con le sue magnifiche zuppiere ad Agata Parisella con le sue eleganti teiere. Ovviamente, non tutti i cuochi e pasticcieri cedono al fascino degli oggetti legati al proprio lavoro, ma la tentazione rimane alta per diversi motivi.
Gli oggetti di uso quotidiano, con le loro piccole imperfezioni e la patina del tempo, sembrano affermare un sodalizio. Prendendoli in mano è impossibile non ricordare le persone che li hanno usati, compiendo come noi tanti gesti alla ricerca della destrezza. C’è anche l’aspetto estetico: stampi, taglieri, mattarelli, piatti, brocche, bicchieri, cavatappi, coltelli, macinini, portauova, alzate… una collezione fa presto arredamento.
I due libri che abbiamo messo in vetrina oggi non si limitano ad esaminare il collezionismo degli oggetti legati alla cucina, ma affrontano la questione più interessante di come meglio mettere in mostra le cose raccolte, qualunque esse siano. Attraverso centinaia di bellissime fotografie Collected offre suggerimenti per mettere in bellavista oggetti diversissimi, da una gigantesca collezione di piatti in vetro pressato ad una piccola raccolta di preziosi cucchiai costituiti da conchiglie.
In Visual Contrast l’approccio è un po’ più scientifico. L’autore discute gli elementi che possono determinare una presentazione armonica: forma, colore, contrasto, dimensioni, posizionamento, ecc. illustrando ciascun approccio con esempi concreti, ovvero foto di stanze dove i principi descritti vengono applicati.
Nessuno può rimanere del tutto indifferente al piacere che si prova passando davanti ad una panetteria che emana un profumo delicato, leggermente inebriante e inequivocabile che rasserena i pensieri: quello del pane fragrante. Tuttavia non sempre il pane che si trova generalmente in commercio è di prima qualità e oggi sono tornati in molti a …
Se ci prendiamo la briga di consultare qualche sito internet alla ricerca di dati sul numero di celiaci in Italia, difficilmente ne troveremo due con dati identici. Più o meno, oggi si stimano quasi settecentomila individui intolleranti al glutine, e anche se i dati sono un po’ disomogenei, tutte le fonti concordano nell’affermare che l’aumento …
Il cuoco collezionista
Conosciamo diversi cuochi con il pallino del collezionismo: da Romano Tamani con le sue magnifiche zuppiere ad Agata Parisella con le sue eleganti teiere. Ovviamente, non tutti i cuochi e pasticcieri cedono al fascino degli oggetti legati al proprio lavoro, ma la tentazione rimane alta per diversi motivi.
Gli oggetti di uso quotidiano, con le loro piccole imperfezioni e la patina del tempo, sembrano affermare un sodalizio. Prendendoli in mano è impossibile non ricordare le persone che li hanno usati, compiendo come noi tanti gesti alla ricerca della destrezza. C’è anche l’aspetto estetico: stampi, taglieri, mattarelli, piatti, brocche, bicchieri, cavatappi, coltelli, macinini, portauova, alzate… una collezione fa presto arredamento.
I due libri che abbiamo messo in vetrina oggi non si limitano ad esaminare il collezionismo degli oggetti legati alla cucina, ma affrontano la questione più interessante di come meglio mettere in mostra le cose raccolte, qualunque esse siano. Attraverso centinaia di bellissime fotografie Collected offre suggerimenti per mettere in bellavista oggetti diversissimi, da una gigantesca collezione di piatti in vetro pressato ad una piccola raccolta di preziosi cucchiai costituiti da conchiglie.
In Visual Contrast l’approccio è un po’ più scientifico. L’autore discute gli elementi che possono determinare una presentazione armonica: forma, colore, contrasto, dimensioni, posizionamento, ecc. illustrando ciascun approccio con esempi concreti, ovvero foto di stanze dove i principi descritti vengono applicati.
Related Posts
Bei libri illustrati da regalare
“Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno”. Charles Dickens
Idee per il Natale per chi non si accontenta
Regalare un “pezzo unico”, un oggetto uguale a nessun altro, fa sempre la differenza. Purtroppo spesso fa la differenza anche in termini economici.
L’aroma del pane appena sfornato
Nessuno può rimanere del tutto indifferente al piacere che si prova passando davanti ad una panetteria che emana un profumo delicato, leggermente inebriante e inequivocabile che rasserena i pensieri: quello del pane fragrante. Tuttavia non sempre il pane che si trova generalmente in commercio è di prima qualità e oggi sono tornati in molti a …
Celiaci in bilico tra informazione e business
Se ci prendiamo la briga di consultare qualche sito internet alla ricerca di dati sul numero di celiaci in Italia, difficilmente ne troveremo due con dati identici. Più o meno, oggi si stimano quasi settecentomila individui intolleranti al glutine, e anche se i dati sono un po’ disomogenei, tutte le fonti concordano nell’affermare che l’aumento …