Stampo apribile in legno di acero. Presenta la forma a cassetta con base ovale decorata con fiori e pareti con scanalature. Cerniere e chiave di fermo in ferro. Provenienza: Valsesia, Italia.
Lunghezza 26,5 cm – Larghezza 14 cm – Altezza 5 cm
I primi riferimenti italiani sugli stampi per burro risalgono alla fine del ‘700. Figurano nei lasciti famigliari dei meno abbienti, ma anche negli inventari di case nobiliari delle zone montane. Gli stampi consentivano di misurare il peso del panetto di burro, le forme da 250 g o 500 g erano tra le più comuni.
Oltre ai segni religiosi (di buon auspicio per la riuscita del prodotto) i principali motivi decorativi erano legati alla malga, ai suoi protagonisti o al pascolo erboso. Più tardi apparvero monogrammi identificativi a fini commerciali.
Esposti quotidianamente all’acqua, agli acidi-grassi del latte e agli urti che accompagnavano il gesto dello smodellaggio, è facile che questi manufatti mostrino chiari segni di utilizzo. Sono diversi i legni impiegati, con chiara preferenza per quelli facili da scolpire (pero, acero) e adatti a non trasmettere al burro odori o sapori sgradevoli.