Asse di legno intagliato raffigurante un motivo floreale ripetuto e piccole figure umane (una consumata) su un lato e i componenti per una casetta sull’altro. I bordi presentano scanalature profonde su due lati e qualche segno indecifrabile sugli altri. In alto al centro di un lato rimangono due piccoli fori (forse tracce di un gancio per appenderlo). Metà ‘800.
Lo studioso William Woys Weaver fa notare che “Le comunità germanofone dell’Europa costituivano l’epicentro dell’artigianato per questi tipi di stampi… Produrli faceva parte dell’apprendistato di un pasticciere. Ognuno doveva essere in grado di produrre soggetti in panpepato. La gamma dei motivi era veramente ampia: simboli d’amore per i matrimoni, disegni commemorativi per inaugurare un nuovo fabbricato o una nave, eroi di guerra oppure piccole figure da appendere sull’albero di Natale o posizionare sul davanzale delle finestre come decori.”
Era possibile “imprimere” la pasta in due modi: posizionandola sotto l’asse e esercitando una pressione costante oppure stendendola sopra l’asse e passando un mattarello. La tecnica di base assomigliava a quella per fare i biscotti springerle, ma era necessario raffreddare sia la pasta sia l’asse e magari anche ungere quest’ultima con un olio neutro per assicurare che la pasta si staccasse senza strappi. Ad impronta fatta, bastava ritagliare le forme desiderate.
Lunghezza 39 cm
Larghezza 26 cm
