Il padre della cucina molecolare e considerato uno dei migliori chef del mondo, dice di se stesso: “Non ho mai avuto una vocazione, una missione. Io volevo diventare calciatore. Poi, nel 1980, ho deciso di passare le mie vacanze a Ibiza: siccome mio padre non mi dava un soldo, ho trovato lavoro come lavapiatti. Di mattina dormivo, la sera lavoravo, di notte andavo in discoteca a rimorchiare ragazze. Da lì è cominciato tutto”. Prima dell’arrivo di Adrià, El Bulli era relativamente sconosciuto, anche per la sua posizione scomoda (El Bulli è situato nella piccola cittadina di Roses, sulla costa della Catalogna, circa due ore a nord di Barcellona e alla fine di una stretta strada di montagna tortuosa). Con Ferran Adrià El Bulli guadagna le tre stelle Michelin e si classifica il migliore ristorante del mondo (dal 2006 al 2009). Gennaio 2010: Ferran Adrià comunica che chiuderà El Bulli per due anni, il 2012 e 2013.
Oggi El Bulli sta per trasformarsi in Fondazione, aprirà nel 2015.
Joëlle Nedèrlants è belga, ma vive da tanto tempo in Italia. Qui ha iniziato a mettere in pratica il suo talento per la cucina lavorando nella ristorazione a domicilio e coltivando la sua passione per i dolci casalinghi, che prepara da quando era ragazzina.
Campano DOC, Alfonso Caputo è uno degli chef che ha contribuito di più ad una nuova concezione della cucina del Sud. Caputo ha saputo sposare tradizione e territorio con innovazione e creatività. Il suo grande amore per il mare è evidente in ogni suo piatto.
Executive chef del Relais Masseria Montalbano ad Ostuni (BR), Raffaele De Giuseppe è un profondo conoscitore e innovativo interprete dei profumi e dei colori della Puglia. Non è estraneo al mondo delle competizioni:
Nasce a Torino, ma cresce a Vittoria in provincia di Ragusa. Oggi è l’anima creativa del Ristorante Duomo di Ibla (RG). Definisce la sua cucina così: “Io faccio quel che definisco moderno, ma deve anche essere di mia appartenenza.
Adrià Ferran
Il padre della cucina molecolare e considerato uno dei migliori chef del mondo, dice di se stesso: “Non ho mai avuto una vocazione, una missione. Io volevo diventare calciatore. Poi, nel 1980, ho deciso di passare le mie vacanze a Ibiza: siccome mio padre non mi dava un soldo, ho trovato lavoro come lavapiatti. Di mattina dormivo, la sera lavoravo, di notte andavo in discoteca a rimorchiare ragazze. Da lì è cominciato tutto”. Prima dell’arrivo di Adrià, El Bulli era relativamente sconosciuto, anche per la sua posizione scomoda (El Bulli è situato nella piccola cittadina di Roses, sulla costa della Catalogna, circa due ore a nord di Barcellona e alla fine di una stretta strada di montagna tortuosa). Con Ferran Adrià El Bulli guadagna le tre stelle Michelin e si classifica il migliore ristorante del mondo (dal 2006 al 2009). Gennaio 2010: Ferran Adrià comunica che chiuderà El Bulli per due anni, il 2012 e 2013.
Oggi El Bulli sta per trasformarsi in Fondazione, aprirà nel 2015.
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Nederlants Joelle
Joëlle Nedèrlants è belga, ma vive da tanto tempo in Italia. Qui ha iniziato a mettere in pratica il suo talento per la cucina lavorando nella ristorazione a domicilio e coltivando la sua passione per i dolci casalinghi, che prepara da quando era ragazzina.
Caputo Alfonso
Campano DOC, Alfonso Caputo è uno degli chef che ha contribuito di più ad una nuova concezione della cucina del Sud. Caputo ha saputo sposare tradizione e territorio con innovazione e creatività. Il suo grande amore per il mare è evidente in ogni suo piatto.
De Giuseppe Raffaele
Executive chef del Relais Masseria Montalbano ad Ostuni (BR), Raffaele De Giuseppe è un profondo conoscitore e innovativo interprete dei profumi e dei colori della Puglia. Non è estraneo al mondo delle competizioni:
Sultano Ciccio
Nasce a Torino, ma cresce a Vittoria in provincia di Ragusa. Oggi è l’anima creativa del Ristorante Duomo di Ibla (RG). Definisce la sua cucina così: “Io faccio quel che definisco moderno, ma deve anche essere di mia appartenenza.