Nelle epoche in cui si usava impastare il pane in casa per poi consegnarlo al forno pubblico per la cottura, era necessario poter distinguere la propria partita, per questo ogni famiglia aveva il proprio timbro. In generale, questi oggetti erano scolpiti in legno duro con una parte superiore sufficientemente grande da permettere di impugnarlo. Sulla base, invece, era inciso il simbolo caratterizzante. In certe comunità era usanza utilizzare le iniziali del capofamiglia, in altre, erano presenti simboli naturali o bene auguranti. Come fa notare Danilo Valentinotti nel suo esemplare studio dei manufatti in legno delle Alpi, “La marcatura segna la proprietà del prodotto, lo distingue, lo rende riconoscibile, ma prima ancora lo anima di un rapporto privilegiato con l’universo, come frutto maturo di una ritualità complessa e multiforme.”
Questo particolare timbro, raffigurante una donna con una gallina, viene dalla zona ovest dell’arco alpino.
La marca che imprime è un simbolo geometrico, il cui particolare significato è sconosciuto.
Altezza 12,5 cm
