Qualche anno fa, quando sono apparse sul mercato le prime macchinette per creare gli “spaghetti di verdura”, molti esperti di alimentazione e cucina hanno accolto il nuovo attrezzo come un divertissement, una idea simpatica per soddisfare il desiderio di signore modaiole e annoiate di rendere più allegra e creativa la presentazione delle loro ricette. “È solo un giochino, passerà presto di moda” si diceva, forse dimentichi che anche la fotografia, il cinema e i primi aeroplani erano stati tacciati di identica vacuità.
I piatti realizzati con il nuovo attrezzino non solo tenevano banco nelle feste estive private, ma piano piano si conquistavano il rispetto di fasce di popolazione sempre più allargate e sempre più qualificate.
Le prime ad adottare stabilmente questo tipo di attrezzatura sono state le mamme disperate, alla continua ricerca di idee per riuscire a far mangiare la verdura ai propri bambini, poi la macchina che aiutava a creare nuovi piatti leggeri e ipocalorici ha cominciato ad essere molto apprezzata da vegetariani, vegani e crudisti che ne hanno tessuto le lodi nei tanti blog salutistici.
A questo punto anche il mondo professionale se ne è incuriosito. Le società di catering hanno trovato nella macchina per fare gli spaghetti di verdura un attrezzo utile per creare antipasti scenografici a basso costo ed alta resa, ed infine è entrata a pieno titolo nelle cucine professionali degli chef stellati. Di pari passo, le aziende produttrici hanno affinato e migliorato sempre più la tecnologia delle macchine trasformandole in validi supporti professionali multifunzione in grado di trasformare la forma di molti alimenti vegetali in spirali, nastri, riccioli, lamelle, e veri e propri spaghetti e tagliatelle con cui sperimentare nuove ricette.
Oggi questo tipo di attrezzature troneggiano indispensabili in molte cucine professionali al pari della macchina per essiccare, a quella per il sottovuoto e ai sifoni per spume.
Quante creazioni innovative per variare e diversificare i menu dell’estate si possono realizzare con questo tipo di attrezzatura, lo si può scoprire con due libri pubblicati dalla nostra casa editrice. Spirali di verdure & frutta, di Stefano Ciabarri, fresco di stampa, è diviso in sei capitoli dedicati a crudità e marinature, finger food e antipasti, insalate e contorni, primi e secondi, conserve e dolci, dove la verdura e la frutta abbandonano il loro ruolo da comprimarie del menu per diventarne le protagoniste, e il best seller Spaghetti di verdure – tagliatelle & co di Orathay e Vania, un libro ricco di idee, sempre apprezzato e continuamente richiesto.
È curioso notare come si sia modificato negli anni il concetto temporale. Fino a poco tempo fa si poteva ascrivere la musica, la moda, l’arredamento e la cucina stessa ad un decennio: la moda degli anni cinquanta, la musica degli anni sessanta, la cucina degli anni ottanta, ecc. Oggi queste categorizzazioni non sono più possibili.
Spaghetti e tagliatelle? Si, ma di verdura
Qualche anno fa, quando sono apparse sul mercato le prime macchinette per creare gli “spaghetti di verdura”, molti esperti di alimentazione e cucina hanno accolto il nuovo attrezzo come un divertissement, una idea simpatica per soddisfare il desiderio di signore modaiole e annoiate di rendere più allegra e creativa la presentazione delle loro ricette. “È solo un giochino, passerà presto di moda” si diceva, forse dimentichi che anche la fotografia, il cinema e i primi aeroplani erano stati tacciati di identica vacuità.
I piatti realizzati con il nuovo attrezzino non solo tenevano banco nelle feste estive private, ma piano piano si conquistavano il rispetto di fasce di popolazione sempre più allargate e sempre più qualificate.
Le prime ad adottare stabilmente questo tipo di attrezzatura sono state le mamme disperate, alla continua ricerca di idee per riuscire a far mangiare la verdura ai propri bambini, poi la macchina che aiutava a creare nuovi piatti leggeri e ipocalorici ha cominciato ad essere molto apprezzata da vegetariani, vegani e crudisti che ne hanno tessuto le lodi nei tanti blog salutistici.
A questo punto anche il mondo professionale se ne è incuriosito. Le società di catering hanno trovato nella macchina per fare gli spaghetti di verdura un attrezzo utile per creare antipasti scenografici a basso costo ed alta resa, ed infine è entrata a pieno titolo nelle cucine professionali degli chef stellati. Di pari passo, le aziende produttrici hanno affinato e migliorato sempre più la tecnologia delle macchine trasformandole in validi supporti professionali multifunzione in grado di trasformare la forma di molti alimenti vegetali in spirali, nastri, riccioli, lamelle, e veri e propri spaghetti e tagliatelle con cui sperimentare nuove ricette.
Oggi questo tipo di attrezzature troneggiano indispensabili in molte cucine professionali al pari della macchina per essiccare, a quella per il sottovuoto e ai sifoni per spume.
Quante creazioni innovative per variare e diversificare i menu dell’estate si possono realizzare con questo tipo di attrezzatura, lo si può scoprire con due libri pubblicati dalla nostra casa editrice.
Spirali di verdure & frutta, di Stefano Ciabarri, fresco di stampa, è diviso in sei capitoli dedicati a crudità e marinature, finger food e antipasti, insalate e contorni, primi e secondi, conserve e dolci, dove la verdura e la frutta abbandonano il loro ruolo da comprimarie del menu per diventarne le protagoniste, e il best seller Spaghetti di verdure – tagliatelle & co di Orathay e Vania, un libro ricco di idee, sempre apprezzato e continuamente richiesto.
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