C’è un rinnovato interesse nel pane, il cibo semplice per antonomasia, il nutrimento più basilare e comune. E’ il risultato di un movimento generale che vorrebbe ricercare la salute in una nutrizione più genuina oppure una reazione all’aspetto teatrale e competitivo che la televisione vorrebbe conferire alla cucina?
Qualunque sia la matrice del fenomeno, il 2015 ha visto una crescita di titoli nostalgici per un pane di altri tempi: un pane fatto con lievito madre, con farine non raffinate, con i tempi di lievitazione naturali e non forzati.
Il consumatore più informato spinge anche i professionisti del pane ad aggiustare il tiro. Anche per loro è stato un anno di ricerca e ripensamenti.
Nell’insieme questi titoli esprimono un desiderio per qualcosa che la spettacolarizzazione della cucina sta cancellando. Sono un piccolo segnale di un’inversione di tendenza? Si può solo sperare.
I meno giovani ricorderanno sicuramente i tanti film in bianco e nero degli anni ’50 con Aldo Fabrizi e Ave Ninchi che raccontavano le domeniche in spiaggia degli italiani appena usciti dalla guerra, con pochi soldi in tasca e una gran voglia di tornare alla vita spensierata.
Capita di rimanere in città nel mese di agosto. Tra i tanti svantaggi che questo comporta, sicuramente però questa è la condizione ideale per riallacciare qualche rapporto con persone che nei mesi lavorativi abbiamo potuto frequentare magari solo in maniera virtuale via mail e social. (foto di Francesca Moscheni da Tavole d’Autore)
Terza puntata della nostra guida per chi desiderasse proporre il proprio progetto a una casa editrice. E’ bene rendersi conto che una proposta editoriale è, a tutti gli effetti, una proposta di vendita. Questo documento deve provare che l’autore ha idee valide, che queste abbiano un mercato e che sia in grado di presentarle in …
Il pane rivalutato
C’è un rinnovato interesse nel pane, il cibo semplice per antonomasia, il nutrimento più basilare e comune. E’ il risultato di un movimento generale che vorrebbe ricercare la salute in una nutrizione più genuina oppure una reazione all’aspetto teatrale e competitivo che la televisione vorrebbe conferire alla cucina?
Qualunque sia la matrice del fenomeno, il 2015 ha visto una crescita di titoli nostalgici per un pane di altri tempi: un pane fatto con lievito madre, con farine non raffinate, con i tempi di lievitazione naturali e non forzati.
Il consumatore più informato spinge anche i professionisti del pane ad aggiustare il tiro. Anche per loro è stato un anno di ricerca e ripensamenti.
Nell’insieme questi titoli esprimono un desiderio per qualcosa che la spettacolarizzazione della cucina sta cancellando. Sono un piccolo segnale di un’inversione di tendenza? Si può solo sperare.
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I meno giovani ricorderanno sicuramente i tanti film in bianco e nero degli anni ’50 con Aldo Fabrizi e Ave Ninchi che raccontavano le domeniche in spiaggia degli italiani appena usciti dalla guerra, con pochi soldi in tasca e una gran voglia di tornare alla vita spensierata.
Metti una sera a cena… in terrazza
Capita di rimanere in città nel mese di agosto. Tra i tanti svantaggi che questo comporta, sicuramente però questa è la condizione ideale per riallacciare qualche rapporto con persone che nei mesi lavorativi abbiamo potuto frequentare magari solo in maniera virtuale via mail e social. (foto di Francesca Moscheni da Tavole d’Autore)
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